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Ci troviamo a Cornalba in Valserina, ai piedi del monte Alben.


La Corna Bianca, falesia famosa palestra di roccia, troneggia in tutta la sua imponenza; tra il verde della folta vegetazione, si scorgono alcune croci.
Oggi ci troviamo qui per rendere omaggio proprio a quelle croci poste a ricordo dell’eccidio che qui si consumò il 25 novembre 1944 e il successivo 1° dicembre.
Affronteremo un percorso ad anello che, a partire dalla parrocchiale di Cornalba ci condurrà attraverso un viaggio nella storia; Cornalba infatti è anche e soprattutto questo: un luogo della memoria.
I monumenti, le piazze, le targhe apposte ai muri delle case, le vie…se osserviamo con attenzione tutto qui parla di loro: i partigiani.
Ecco alcuni dati tecnici prima di intraprendere il cammino:

Distanza: 7,8 km
Dislivello in salita: 859 m
Dislivello in discesa: 859 m
Tempo di percorrenza: 4 ore e 30 min
E’ consigliabile soprattutto nel periodo estivo portare con sè dell’acqua in abbondanza.

Di fianco alla chiesa parrocchiale si trova il Monumento ai caduti partigiani della Brigata Giustizia e Libertà 24 maggio uccisi il 25 novembre e 1° dicembre 1944.
La targa apposta lo scorso anno in occasione della commemorazione che ha luogo l’ultima domenica di novembre, ricorda che l’edificio a ricordo fu inaugurato nel 1959.
L’appuntamento di fine novembre è di fatto il più antico e importante di tutta la bergamasca.
Rimandiamo per approfondimenti alla scheda “Partigiani a Cornalba” in questo sito.
Attraversata la strada, saliamo per il centro storico del paese dove, subito dopo la targa che ricorda il passaggio dei mercanti durante il medioevo, incontriamo la Piazza 25 novembre.
In fondo al rettilineo la targa a memoria del partigiano Franco Cortinovis: ci troviamo all’incrocio con “via partigiani”.

Targa in memoria del partigiano Franco Cortinovis e via partigiani a Cornalba

Svoltiamo a sinistra seguendo la puntuale indicazione per il “Sentiero dei Partigiani”. Alzando lo sguardo di fronte a noi notiamo un edificio bianco ben noto agli abitanti di Cornalba: la Ca’ Bianca ovvero la sede del comando partigiano.

Targa sulla Ca’ Bianca

Continuiamo fino alla grande bacheca esplicativa che racconta la storia della Brigata Giustizia e Libertà XXIV maggio.
Quel 25 novembre il comandante Resmini con i suoi uomini della Compagnia O.P. di Bergamo giunse in Valserina e fermò due corriere dirette a Bergamo sulla seconda delle quali si trovavano Giuseppe Biava, Barnaba Chiesa e Antonio Ferrari, tre partigiani che furono immediatamente giustiziati.
Subito dopo il gruppo di fascisti si divise: il primo con gli automezzi raggiunse Cornalba passando prima per Serina dove compì un rastrellamento, il secondo a piedi salì la mulattiera attraverso Passoni.
Furono posizionate 2 mitraglie, una sul campanile e una sul piazzale della chiesa e alcuni mortai nella zona del Pagliarolo.
All’arrivo dei nemici iniziò la fuga verso le pendici dell’Alben che, al tempo prative, non si presentavano coperte dal bosco come le vediamo oggi.
Sul lato destro del paese caddero sotto i colpi di mortaio il comandante Giacomo Tiragallo “Ratti” e Luigi Cornetti.
Sul lato sinistro, sotto il fuoco delle mitraglie morirono Pietro Cornetti, fratello di Luigi Cornetti, Battista Mancuso e Giuseppe Maffi. Cessato il fuoco, durante il rastrellamento, fu ucciso anche Callisto Sguazzi “Peter”.
Furono inoltre catturati Luigi Maver, Egidio Bianchi e Luigi Carrara.

Il nostro cammino parte verso destra e procede su strada sterrata fino alla santella del “Pret Zambel”, intitolata al prete Zambelli appunto, morto nel 1850 e considerato dagli abitanti del posto il protettore delle donne gravide.
Proseguendo, dalla strada sterrata si stacca un sentiero sulla sinistra che sale al Monte Alben. Lo si imbocca e si cammina in salita nel bosco fino a sbucare sui pascoli dell’Alben tra le sue baite.

Pascoli dell’Alben

In prossimità della Baita Bassa

Si continua verso la Baita Sura o Baita Alta.

Verso la Baita Sura

Tra le indicazioni dei sentieri CAI, non perdiamo di vista il cartello in legno del Sentiero dei Partigiani.

Cartelli CAI

Cartello Sentiero Partigiano Martiri di Cornalba

Proseguiamo in direzione Baita Cascinetto e passiamo a fianco a una cappelletta.

Verso la baita Cascinetto

Cappella di San Rocco

Prima di raggiungere la Baita Cascinetto, i nostri accompagnatori d’eccezione, ci conducono alla cima Cornetti, dove una grande croce e una targa sono poste a memoria dei Fratelli Cornetti.

Targa a memoria dei fratelli Cornetti caduti quel 25 novembre.

Vista su Cornalba

Torniamo sui nostri passi per raggiungere la Baita Cascinetto.
Sulla strada verso la Baita Cascinetto…..

Dopo il 25 novembre ci fu in Valserina e sull’Alben un nuovo rastrellamento. Il 1° dicembre gli assalitori raggiunsero la Baita Cascinetto, magazzino per viveri ed equipaggiamento della XXIV maggio. Qui furono sorpresi e uccisi: Mario Ghirlandetti e i russi Angelo, Carlo e Michele. Il quarto russo Scialico Giogavaz fu ferito e poi salvato.

la Baita Cascinetto

Targa posta sul muro esterno della Baita Cascinetto

Il nostro cammino riprende in direzione di Cornalba per un sentiero abbastanza ripido che passa per la grotta della Cornabusa.

Cornabusa

Sull’ultimo tratto in discesa, prima di raggiungere il centro abitato, appena fuori dal tracciato si possono vedere le croci in memoria di Callisto Sguazzi e Giuseppe Maffi.

Croce a memoria di Callisto Sguazzi

Croce a memoria di Giuseppe Maffi

Si ringrazia coloro che hanno partecipato a questa escursione e i nostri accompagnatori senza i quali non sarebbe stato possibile trovare accesso a tutti i luoghi e senza quali la nostra conoscenza della storia  sarebbe rimasta limitata.

Da sinistra Claudio Plevani presidente ANPI Valle Brembana e Bruno Bianchi autore de “La Mitraglia sul Campanile” ed. Il filo di Arianna

 

 

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